Il monte Polveracchio è una delle più spettacolari cime della Campania, con i suoi 1790m è la terza cima dei picentini per altezza. Sorge tra i comuni diAacerno, Senerchia e Campagna. Oasi Naturalistica dal 1988, ospita una grande varietà di specie vegetali: faggio, acero montano, tasso (alcuni esemplari vecchi di quattrocento anni), agrifoglio, betulla pendula, laureola, orchis italica, orchidea a nido d’uccello, asfodelo, valeriana ed il ciclamino; non è da meno la ricchezza faunistica: lupo, volpe, gatto selvatico, donnola, puzzola, martora, faina, gatto selvatico, lepre, moscardino, ghiro, talpa e riccio tra i mammiferi, quindi rettili come il biacco, il cervone e la vipera comune, poi anfibi quali la salamandra pezzata, l’ululone, il tritone, la rana verde, la raganella e infine il picchio verde, il picchio nero, la ghiandaia, corvo imperiale, gracchio corallino, gufo comune, barbagianni, allocco, falco pellegrino, sparviero, poiana e aquila reale per quanto riguarda l’avifauna. Fanno parte del gruppo del Polveracchio ben 9 cime picentine di altezza superiore ai 1500m. Dalle sue falde nascono i fiumi Tusciano, Tenza, Acquabianca, Atri e Trigento. Numerosi sono i sentieri che percorrono il monte e collegano i vari comuni di Acerno, Campagna, Senerchia e Calabritto.
Ultimo aggiornamento
5 Agosto 2024, 14:01