Complesso edilizio francescano realizzato verso fine del ‘500 anche per desiderio dell’intera cittadinanza che da tempo voleva tra le proprie mura un convento di religiosi francescani per la singolare devozione e il grande affetto che portavano verso il glorioso Padre S. Francesco e il suo Regolare e Osservante Istituto; si decise di intitolarlo a S. Antonio da Padova.
Il Vescovo di Acerno Mons. Francesco Orefice diede il suo beneplacito ed il Sommo Pontefice Gregorio XIII il 25 settembre 1581 firmò la bolla di fondazione. I frati giunsero ad Acerno nel 1584 e tra l’entusiasmo del popolo diedero inizio alla costruzione del Convento e della Chiesa.
Nel Convento vi erano tre dormitori tutti finiti e ornati di ogni suppellettile necessaria. Il chiostro era affrescato con scene della vita di S. Francesco successivamente coperte di calce.
Al centro del chiostro vi era una cisterna ampia, sufficiente per le necessità dei frati e anche dei cittadini. L’antica struttura del convento si sviluppa su tre livelli, di cui il è il seminterrato voltato a botte con ingresso sul lato Sud.
Il disastroso terremoto del 1980 determinò danni gravissimi. La struttura però è stata interessata da progetto di restauro architettonico con parziale ricostruzione che ha considerato la ricostruzione sulla tipologia originaria delle antiche strutture dell’ala del convento parallela alla chiesa. In generale, i lavori sono stati finalizzati a realizzare parte degli alloggi dell’oggi “Ostello della Gioventù”.
La Chiesa con sedici altari, otto per parte, da luce all’altare del glorioso S. Antonio sul sinistro lato e nel mezzo degli altri altari, ove stava una bellissima statua del santo.
La volta della chiesa all’inizio in legno e ornata da bellissime tele, successivamente fu trasformata in stucchi di stile barocco col sistema dell’incannucciata. Anche la statua di S. Antonio fu dall’altare laterale trasferita in una nicchia al centro di un’imponente struttura in legno dorato.
Ultimo aggiornamento
10 Ottobre 2024, 18:56