PRODOTTI SOTTOBOSCO

L’ampia e variegata diversità vegetazionale rappresenta una vera e propria ricchezza per il territorio acernese, costituendo il luogo ideale per lo sviluppo di diverse prodotti del sottobosco.
Le fragoline di bosco (Fragaria vesca) crescono spontaneamente nel sottobosco di castagneti, boschi misti di latifoglie e faggete. Sono di piccole dimensioni (tipicamente tondeggiante), di colore rosso vivo, sapore dolce, intenso e fresco, con elevata persistenza di profumo e sapore. Vengono raccolte fra giugno e luglio, per un periodo di due, tre settimane al massimo. La raccolta viene fatta a mano durante le prime ore del giorno, dalle 5:00 alle 9:00, per preservare le caratteristiche del frutto che, una volta raccolto, si deteriora facilmente a causa del caldo o per la manipolazione. Viene posta in ceste di vimini foderate di foglie di felce femmina. Dopo la raccolta vengono tipicamente utilizzate per la fragolata, altro prodotto tipico acernese.
Il lampone (Rubus idaeus) è un arbusto da frutto di colore rosso e dal sapore dolce-acidulo. La fioritura avviene normalmente tra maggio e giugno mentre il frutto, matura in tarda estate o inizio autunno. Cresce tipicamente negli spazi aperti all’interno di un bosco. I lamponi in dialetto acernese sono detti “frammocele”. Le modalità di raccolta sono le stesse di more e fragoline.
Le more (Rubus ulmifolius) sono il frutto del rovo selvatico, sono composte da numerosi piccoli frutti, di colore violaceo molto scuro, fino a nere; sapore dolce ed acidulo, caratteristico.
I funghi tipici del territorio sono i porcini, i gallinacci, la mazza di tamburo ecc. Crescono nei boschi, nelle zone aperte dei prati e dei pascoli, nei pianori e nelle pianure, soprattutto dopo le abbondanti piogge autunnali.
Il tartufo è tra i prodotti più pregiati. È formato da un peridio, o scorza, di colore nero; e dalla gleba, o polpa, con venature di colore bianco-grigiastre. La sua forma è tondeggiante a tratti irregolari e può avere varie dimensioni. Il profumo è aromatico ma gradevole. Il sapore è deciso e non si altera con la cottura. Può essere consumato come condimento di varie pietanze oppure conservato sott’olio.
La castagna tipica di Acerno è detta “nzerta” o “enzerta”. La fioritura di tali alberi inizia intorno al 10 giugno, mentre la maturazione delle castagne va da inizio ottobre fino ai primi giorni di novembre. Il riccio contiene, generalmente, due castagne dalla polpa di colore bianco, croccante, soda e dolce e dalla buccia di colore marrone brillante con striature più scure. Si distingue per il sapore e la consistenza, oltre che per l’eccezionale resistenza, infatti si conserva per lunghi periodi.

Ultimo aggiornamento

6 Agosto 2024, 10:06