FIUMARA DI TANNERA

La fiumara di Tannera con il suo particolarissimo percorso rappresenta forse, il vero sentiero acquatico dei monti Picentini. Il suo distendersi lungo le vallate dei monti compresi tra Acerno e Laceno è una caratteristica passeggiata contornata da faggete secolari e spettacolari passaggi all’interno di gole rocciose e torrenti.

Un percorso affascinante, lungo, impegnativo e ricco di significato naturalistico. Il percorso intero del Vallone Pinzarrino e delle Fiumara di Tannera, passando e attraversando le spettacolari “Gole di Tannera”, immersi per tanti km nell’acqua. Un itinerario unico nel suo genere.
La partenza è da Acerno (SA), percorrendo la strada asfaltata (in auto) che conduce verso Calabritto e parcheggiando presso la località Ponte del Pinzarrino.
Dal Pinzarrino, il sentiero, in leggerissima e impercettibile salita, parte immediatamente con i primi guadi, dove sarà (consigliatissimo) necessario già bagnarsi scarpe e piedi per continuare agevolmente il percorso. Bagnandosi e immergendo i piedi in acqua (sarà utile avere doppio paio di scarpe, uno da bagnare e uno da usare nella seconda parte del sentiero), si entrerà subito nell’ottica dell’itinerario e questa modalità ci permetterà di evitare inutili saltelli di roccia in roccia.
Attraversati i primi guadi, si giungerà in prossimità di un bivio, dove prima visiteremo un “sifone” e una forra, che risulteranno impossibili da attraversare a causa della profondità e dei salti di roccia. Successivamente torneremo sui nostri passi e prenderemo un sentiero di montagna (unico tratto di risalita fluviale senza acqua), in forte pendenza che farà in modo di ritornare nel Fiume evitando la forra.
Rientrando in acqua, inizierà un lungo itinerario fatto di rivoli, cascatelle, laghetti e soprattutto le spettacolari “Gole di Tannera”, passaggi mozzafiato tra pareti di roccia.
Superate le gole di Tannera, raggiungeremo la sorgente del Canteriello e quella che noi conosciamo più semplicemente con il nome di “Fiumara di Tannera”.
Giunti alla Fiumara, dopo ben 8,5 km di passaggi d’acqua, terminerà la parte fluviale e inizierà il circuito boschivo.
Risaliremo verso la fontana di Don Giovanni per giungere alla Grotta di Strazzatrippa dove sosteremo per il pranzo di giornata. Da Strazzatrippa, proseguiremo lungo il bosco alle spalle della Grotta degli Angeli, toccando i bordi del vallone Cantaro e attraversando l’impervia e affascinante costa di Savestiana che ci condurrà verso le Cerrete di Filigatti e nei castagneti del Piano Tizzano.

Ultimo aggiornamento

6 Agosto 2024, 09:57